Chiesa Evangelica Valdese di Siena

 

Attraverso i secoli, la popolazione senese ha vissuto intensamente la fede cristiana e ha dato uno splendido contributo al pensiero religioso: dal Tolomei, che dava vita alla congregazione benedettina di Monte Oliveto, a Caterina, fino ai riformatori senesi del secolo XVI. Ricordiamo Bernardino Tommasini – detto “Ochino” perché della contrada dell’Oca – che rinunziò a un’affermata carriera ecclesiastica per portare la testimonianza della sua fede in Cristo attraverso l’Europa; Lelio e Fausto Socini, che ebbero una vasta e duratura influenza nel dibattito religioso, particolarmente in Olanda e in Polonia, portando avanti il problema della tolleranza.

Nell’Ottocento si formarono i primi nuclei evangelici nel senese. Fra coloro che aderirono al protestantesimo si distinse il dr. Giuseppe Comandi, di Montalcino, la cui vocazione particolare era rivolta all’educazione del popolo.

Nel 1879, su iniziativa del Comandi, fu eretto il “Tempio evangelico” e un anno dopo, in un edificio accanto, sorse una scuola che contribuì efficacemente all’educazione popolare della città. Lo stile neoclassico della costruzione, rappresenta una bella testimonianza architettonica di un epoca. All’interno il pulpito fu intagliato da uno dei maggiori artisti del legno, il Talli, che lavorava anche per alcune case regnanti d’Europa. Il Comandi, che era valdese volle che la responsabilità del culto fosse assunta dalla Chiesa Valdese, che tuttora se ne occupa.

La comunità ha mantenuto il carattere originario: è disseminata sul territorio della Provincia (Colle, Castellina, Montepulciano…) e fa capo a Siena col suo nucleo residente. Mentre si è ridotto il numero degli elvetico-protestanti originari si è presentato un fenomeno nuovo, quello dei numerosi evangelici stranieri di tutto il mondo che frequentano la nostra comunità.

 

Un po’ di storia

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